lunedì 11 agosto 2014

Dei silenzi costruttivo/positivi di Vicio

Se c'è una cosa bella dell'essere in ferie è la possibilità di passare la giornata come ti pare invece che chiusa dentro 4 mura, seduta davanti ad una scrivania che ha l'unico e precipuo scopo di farti depositare altra cellulite sui fianchi e fare aumentare minacciosamente il numero dei capelli bianchi che cominciano a comparire sulla tua testa. Tua generico.
La testa di qualcuno, intendo.
Non la mia, no. La mia non diventa bianca. E nemmeno la cellulite, non sui miei fianchi, no.
Il bello di essere in ferie è, dicevo, essere in ferie.
Oggi, primo giorno di ferie mio, giorno pseudo lavorativo di Vicio, decidiamo di trascorrerlo comprando alcuni accessori del fai-da-te per modificare l'armadio della mia stanza (leggi: per far modificare a Vicio l'armadio della mia stanza).
Programma teorico della giornata: svuotare l'armadio, prepararmi, essere pronta per l'arrivo di Vicio alle 16:30, successiva tappa da Legno Market, acquisto maniglie e cerniere nuove per armadio e (parte inserita da me in itinere) acquisto gelato in gelateria in centro.
L'effettivo svolgimento del programma ha visto Vicio arrivare a casa mia alle 17:00 mentre io ancora finivo di svuotare l'armadio, io che vado a prepararmi successivamente, Vicio che, nell'attesa, gioca un pochino con la cuginetta di 1 anno.

Finita la doccia, infatti, la scena che si presenta ai miei occhi è la seguente:

cuginetta vestita del solo pannolino, scalza, fuori casa, Vicio con un tubo da giardino in mano, che annaffiava i piedini della bambina per rinfrescarla o, forse, per pulirle i piedi scalzi, mia sorella che teneva la bambina per farle bere l'acqua direttamente dal tubo, Vicio che riempiva una bacinella con acqua ad uso gavettone, la bambina che entrava nella bacinella e ci si sedeva dentro (il peso del pannolino, dopo questa azione, ha raggiunto valori mai immaginati da mente umana, roba che la Lines E', dopo aver assistito, ha immediatamente dichiarato fallimento. Il signor Pampers, dopo un primo momento di choc, ha colto la palla al balzo per effettuare studi clinici direttamente sul culetto di mia cugina ed analizzare la capacità di tenuta delle strisce adesive laterali. Ho motivo di presumere che mia cugina diventerà il nuovo volto della Pampers), la bambina che provava a bere l'acqua con le mani direttamente dalla bacinella, la mamma della bambina che tirava gavettoni a Vicio, Vicio che si riappropriava del tubo per innaffiare tutto il parentado, mia madre che, in un movimento fulmineo, toglieva le tende nuove messe ad asciugare, la mamma della bambina che, in assenza di altre armi, lanciava bicchieri d'acqua a Vicio, Vicio che saltava nell'acqua per schizzare tutti, io che tenevo al riparo telefoni e portafogli del bambino (Vicio).

Per cui, dopo avere debitamente ripreso queste scene, aver asciugato la bambina e avere asciugato il bambino (Vicio), ci incamminiamo alla volta di Legno Market.
Legno Market chiaramente chiuso per ferie.
La cosa brutta delle ferie è che, proprio quando finalmente hai del tempo per fare quelle cose che ti eri ripromesso di fare già dal settembre precedente, anche il resto della città è in ferie.
La cosa bella delle ferie è che però hai talmente tanto tempo libero che trovi sempre qualcosa di utile da fare, e c'è sempre qualcosa che non avevi mai il tempo di fare che, improvvisamente, diventa la nuova prioritaria necessità.
Proprio per questo, qualche minuto dopo, ci ritroviamo, io e Vicio, da Leory Merlin a cercare del legno per costruire una finta parete lavanderia.
Non importa se poi la ricerca della finta parete lavanderia si è trasformata nell'acquisto di un ventilatore, dei cuscini extra, un tavolino e due sedie.
La scena:
Vicio "Eli... arredo da giardino, vediamo se c'è qualcosa di interessante!"
Elisa "Vì, guarda questo tavolino, non è carino?"
Vicio "sì... è carino. A te piace?"
Elisa "sì, mi piace, soprattutto il colore.... che dici ci sta bene da noi?"
Vicio "..."
Elisa "cioè... mi sembra un colore insolito, non so è carino, ma se a te non piace... che dici?"
Vicio "..."
Elisa "non lo so, è carino però bu, forse è caro? Che ne pensi? Il colore è bello, è particolare..."
Vicio "...."
Elisa "non so, forse non ti piace? La misura sembra buona ma se a te non piace... ti sembra piccolo? Magari troviamo qualcos'altro, certo, il colore è particolare, per questo mi piace, non saprei... Vì... che pensi?"
Vicio "penso a come farlo entrare in macchina".

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