mercoledì 7 maggio 2014

PICCOLO GRANDE Accessorio

E' sempre la stessa storia, quando sto leggendo un libro non riesco a scrivere, non lo so perché.
E' come se, travolta dal flusso di pensieri dello scrittore, non riuscissi a formularne di miei, salvo poi snocciolare mentalmente un'infinità di argomenti altamente interessanti ed arguti, oltre che divertenti, sotto la doccia o a letto prima di addormentarmi.
E quindi, come sempre, mi ritrovo a non ricordare quello che avevo da dire, e non raccontare degli ultimi acquisti fatti, delle solite telefonate dalla receptionist della palestra per appurare se per caso sono ancora viva e vegeta (e già che ci sono, se per caso posso passare un giorno di questi dalla palestra per saldare il conto dell'iscrizione annuale), e non descrivere la via crucis subita per l'acquisto dei pomelli e nemmeno del mega affare del secolo nel negozietto dell'usato.
Ma procediamo con ordine.
Succede che qualche mese fa, navigando navigando, mi ritrovo in un sito di una famosa catena di negozi spagnola, nella sezione di e-commerce per la casa. Navigando navigando all'interno del sito, mi ritrovo in una sezione, inizialmente snobbata per ovvi motivi che subito intuirete, intitolata "Pomelli e Nappe".
Ora, il fatto che fra le aree "Soggiorno", "Tessili per la Cucina", "Bagno", ecc, ci sia un'area appositamente dedicata ai pomelli e alle nappe non mi è immediatamente sembrata un'idea geniale. Chi vuoi che si preoccupi di comprare una nappina piuttosto che una tovaglia da tavola o un mobile per il soggiorno?
Per chi non lo sapesse, invece, esiste un mondo intero fatto di pomelli a forma di animali della savana o con piccole pietre incastonate o anche a forma di aeroplani e dischi volanti. Non solo, esiste anche una scelta infinita di nappe etniche, classiche, colorate, con lustrini, unica tinta, con le conchigliette, con i fiori, in juta, in seta e così via. Un mondo infinitamente interessante, devo ammettere.
Se non ci credete, vi sfido a controllare sul sito e tornare qui senza aver inserito nel carrello almeno un paio di nappine con le conchiglie e qualche confezione di pomelli a forma di corna di cervo!
Io e Vicio, per la precisione, ci siamo immediatamente innamorati di un modello di pomelli a righe colorate, molto alla moda, da abbinare a tutte le nuances di mobili, un articolo che potremmo definire continuativo, un affare insomma!

Fato vuole che nell'indecisione se comprare on-line o direttamente al negozio "i pomelli più belli che abbiate mai visto" (cit.), incuranti che il suddetto negozio fosse ad almeno 200 km di distanza dalla nostra città, succede che proprio nei giorni della fatidica decisione l'azienda spagnola decide di eliminare, dal sito di e-commerce, i-pomelli-più-belli-che-abbiate-mai-visto. Unica soluzione, allora, tentare il tutto per tutto con un rocambolesco acquisto nel negozio distante i suddetti 200 km.
Fato vuole che La Cognata, residente giustappunto nella suddetta città distante i suddetti 200 km, viene trasferita, in quei giorni, dall'altra parte del mondo (Genova) lontana dal suddetto negozio spagnolo di pomelli.
Fato vuole che a seguito delle mie imprecazioni su Facebook, un'amica residente da un'altra parte del mondo (Milano) si offre volontariamente di cercare i suddetti pomelli nel negozio milanese.
Fato vuole che ne' a Milano, ne' in provincia di Milano, ne' nel circondario di Milano, centri commerciali compresi, esiste traccia dei suddetti pomelli-più-belli-che-abbiate-mai-visto, solamente 4 confezioni (su 9 che me ne servivano) risultano pervenute, in una ridente cittadina della zona.
Le cose sono 2: o questi pomelli sono talmente belli da andare a ruba, o fanno talmente schifo da essere stati cancellati dalla faccia dello shopping. Ogni volta che l'assortimento del prodotto che mi piace finisce mi chiedo se sia un buono o un cattivo segno, come quando in un negozio veramente brutto trovi un assortimento infinito di qualcosa di carino ad un prezzo super scontato, che tu la compri perché il fatto stesso che ci sia ancora un così vasto assortimento dimostra che é ovvio che si tratti di un affare.
In ogni caso, profetiche furono, a quel punto, le parole della commessa "di tanto in tanto ricontrollate sul sito, chissà, magari un giorno li riproporranno...".
E così, una settimana dopo, eccomi in attesa di ricevere l'ordine dei pomelli ripristinati sull'e-commerce.

Un'altra volta racconterò anche dell'acquisto dello specchio con toeletta (attenzione: prima lo specchio e dopo, solo dopo, la toeletta) ad un prezzo talmente affare che se lo sapesse il mio capo non solo sarebbe orgoglioso di me per il resto della mia carriera lavorativa, ma erigerebbe una statua in mio onore all'ingresso dell'azienda.