domenica 25 novembre 2012

In certe cose sono brava come pochi

Ci sono persone portate per certe cose e altre persone portate per altre cose.
 
Io, per esempio, so di non essere portata per l'attività fisica. Ci ho provato, ho seguito corsi in diverse palestre, ho pagato iscrizioni e comprato le attrezzature, ma poi c'è sempre qualcosa che mi frena: i miei muscoli non hanno la capacità di resistere a certi sforzi.
Una volta mi sono iscritta ad un corso di spinnig. Per snellire fianchi e gambe è l'ideale. Abbiamo comprato il pacchetto di 8 lezioni, ma, complice il fatto che la palestra fosse troppo lontana dal mio ufficio (e da quello di Vicio), abbiamo seguito 6 lezioni su 8. Comunque un buon risultato.
Era una di quelle palestre anonime, pareti bianche e attrezzi disposti a caso. La sala per lo spinning era uno spazio ricavato fra due corridoi, con le pareti in cartongesso. Quando facevamo la lezione la luce restava accesa così tutti potevamo guardarci intorno, io potevo vedere le fatiche di Vicio per pedalare alla perfezione sempre più velocemente dell'istruttrice e l'amica di Maria Grazia che inspiegabilmente non sudava e i cui capelli, legati a coda di cavallo, fluttuavano perfettamente sulla schiena non sudata. Io morente. Affaticata come poche volte in vita mia. Pedalando a rilento come quando di notte sogni che devi fuggire da qualcosa ma hai le gambe pesanti e fai enormi sforzi per muoverti di 20 centimetri.
 
Recentemente, con una collega, abbiamo deciso di seguire dei corsi di acqua gym.
Il bello dell'acqua gym è che non ti accorgi di faticare. Probabilmente stai sudando, ma non lo sai perchè sei immersa in acqua fino alle ascelle.
Anche questa palestra era anonima. La ragazza alla reception era un travestito con le rughe e i capelli ricci da donna di colore, resi lisci da un'improbabile allisciatura chimica. Crespi come solo le spugnette che si utilizzano per lucidare le griglie dei forni in ghisa possono essere.
Questa donna, subito battezzata Femminuccia,  ci ha presentato il corso di acqua gym come la soluzione ai nostri problemi; l'unico corso capace di snellire fianchi e gambe.
Ci iscriviamo, primo pacchetto da 8 lezioni acquistato.
Seguiamo felicemente quasi tutte le lezioni, ma subito ci accorgiamo che qualcosa non torna. I miei fianchi non si sono nemmeno accorti degli sforzi. Compriamo altre 8 lezioni, a luglio.
Penso: sono un genio, faccio una full immersion di acqua gym nei giorni di caldo torrido di luglio, dimagrisco, e per le ferie estive, ad agosto, sarò magra e tonica.
Raggiungiamo lo standard più basso mai raggiunto, seguendo 1 lezione su 8.
I miei fianchi hanno ignorato l'accaduto, accrescendosi ulteriormente per ripicca.
 
Decidiamo con la collega che non è per la palestra, non è per la smielatezza scipita di Femminuccia, non è per la nostra lagnusia... è che arrivare, mettersi il costume, bagnarsi i capelli, doversi lavare e rivestire, uscire coi capelli bagnati la sera, non fa per noi. D'altra parte il costume olimpionico, appena comprato e usato solamente 7 volte, può essere riciclato a mare nei giorni più freschi, o utilizzato per un saggio di danza a Carnevale.
Decidiamo, quindi, di optare per qualcosa di più pratico ed efficace.
 
Facciamo la lezione di prova di zumba fitness. Una palestra alla moda, tre ragazze bellissime alla reception. Roberta, quella delle tre che ci accoglie, con capelli perfetti e un bracciale meraviglioso nuovo di zecca.
Lo so perchè gliel'ho chiesto: gliel'aveva regalato il fidanzato il giorno prima. Ci iscriviamo e seguiamo la lezione. La palestra bellissima, con pavimenti alla moda, spogliatoi curati con nicchie a forma di panche ricoperte da mosaici blu, ha una sala fitness triste ed eccessivamente piena di pilastri. Fra i pilastri, appesi, come in tutte le palestre, una serie di specchi.
Mi posiziono dietro l'istruttrice e iniziamo la lezione. Il corso è una specie di danza latino-americana faticosa, mista a salsa e danza del ventre.
Io negata come in poche circostanze in vita mia. Guardavo l'istruttrice (che pure aveva un po' di pancetta) riflessa sul mio stesso specchio, muoversi in maniera aggraziata e sensuale. Poi guardavo me, riflessa, un sacco di patate con delle gambe di legno.
L'unico pensiero che avevo in testa era cercare di non pensare al fatto che la porta aperta della sala fitness, che dava sulla sala attrezzi, fosse piena di persone che guardavano verso la nostra direzione con uno strano sorrisino in faccia.
Poteva essere per lo sforzo fisico, oppure perchè vedevano noi muoverci sgraziatamente a ritmo di salsa.
Finita la lezione, io sudata come un maiale nel deserto del Shara, torniamo da Roberta per informarci sui costi e sulla possibilità di trasformare il Pacchetto Zumba in Pacchetto Massaggi Anti-cellulite.
So di non essere portata per l'attività fisica, così come so di essere portata per le brutte figure.

L'altro giorno ho fatto una figuraccia con un ex collega, inviandogli per sbaglio un'e-mail che doveva arrivare ad un'altra persona contenente un messaggio che, letto con gli occhi dell'effettivo destinatario, suonava come una pesante offesa.
Figuraccia che comunque non ha superato quella fatta con la mamma di un allora amico e attuale fidanzato.
Spero e prego continuamente che l'allora mamma, attuale "suocera", abbia rimosso l'evento l'istante successivo a quando è accaduto.
Correva l'anno 2008 e l'allora amico, adesso fidanzato, si laureava in Economia. Il caso vuole che l'allora amico adesso fidanzato fosse mio compagno di classe. E caso vuole che alla sua festa di laurea ci fossero altri compagni di classe e amici di quei tempi.
Ad un certo punto della serata mi ritrovo sfortunatamente a passare dal salotto dove un mio caro amico (che mi consente sempre di esercitare uno dei miei hobby preferiti, e cioè prenderlo in giro) chiaccherava amabilmente con la signora mamma adesso "suocera".
L'argomento della conversazione, all'istante del mio passaggio, era: "che bravi! E lei? in cosa è laureta?", il mio amico "Elisa è laureta in ingegneria". Io sentendomi convocare mi avvicino sorridendo e seguo la conversazione, non ricordando assolutamente che lavoro facesse ai tempi la signora mamma adesso "suocera".
La signora mamma: "che bravi, tutte professioni importanti! Chi ingegnere, chi avvocato...". Io, simpatica come sempre, intervengo con una battuta geniale che serviva a prendere in giro il mio amico "solo Raffi ha una laurea inutile in matematica!".
Al che Raffi  risponde "Elisa! Ma che dici? Anche la signora è laureata in matematica! Non te lo ricordi che insegnava nella nostra stessa scuola?".
In queste cose sono bravissima.

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